Handmade Festival | Krano
Handmade Festival è un festival gratuito di musica indipendente con concerti, bands live, djset in un posto spettacolare a Guastalla, Reggio Emilia. Cibo, drinks, cocktails, primi, grigliate, torte, banchetti tutto a prezzi democratici.
handmade festival, ingresso gratuito, concerti, band, djset, live, music, vintage market, musica indipendente, reggio emilia, guastalla,
21967
portfolio_page-template-default,single,single-portfolio_page,postid-21967,ajax_fade,page_not_loaded,,select-theme-ver-3.7,wpb-js-composer js-comp-ver-5.0.1,vc_responsive

Krano

Tratto in salvo dalle rive del Piave, Maple Death Records è fiera di presentare l’album di debutto di Krano, Requiescat in Plavem, un capolavoro di psichedelia country.
Nel 2012 Krano si è ritirato nelle colline intorno Valdobbiadene, con sé un Tascam 388, determinato a lasciarsi il passato alle spalle. Un uomo solo con una missione: dare qualcosa indietro alla terra in cui è nato, riscoprendo il dialetto Veneto, dandogli una nuova dignità e una voce fuori dai confini dove è solitamente rilegato. Il nostro uomo ha registrato notte e giorno, ha lasciato che le storie del suo Plavem scorressero, così come scorre il fiume. Dalle Alpi Carniche fino al Mare Adriatico, portando con sé i fantasmi e le battaglie della Grande Guerra: teatro sanguinoso dell’ultimo fallimentare attacco Austro-Ungarico sul fronte italiano. R.I.P. avanza inarrestabile, raccontando la bellezza, la natura selvaggia, la storia e l’eccezionalità della valle ubriaca di Prosecco.
Un cavaliere solitario che canta della perdita, dell’amore, dei soldi e l’amicizia è il fondamento di questo album. Qui possiamo sentire dall’eco di un piano honky-tonk scordato arrivare da un saloon dove servono solo vino (Tosca), alle ballate del Neil Young anni ‘70 (Mi e Ti), unito allo psych-folk di Skip Spence (Busiero) e allo humor nero di Randy Newman (Amighi). La strumentazione usata (chitarre acustiche e fuzz, armonica, piano, batteria e basso) evoca un magico mondo, una palude assopita, demoni striscianti che escono dalle rive del fiume, fino ad inoltrarsi nel territorio delle murder ballads (Vergine De Luce). E quando gli si chiede di alzare l’asticella, ecco servita la furia cow-punk, schizofrenica e pazzoide, à la Meat Puppets e Country Teasers. E se invece sei di ritorno da una nottata difficile e il sole sta venendo a prenderti, forse riuscirai ad intravvedere il fischiettio di Morricone (Va Pian) e l’universo decadente di Brian Wilson, o l’acustica mistica spirituale di Robbie Basho. Qualcuno lo chiama semplicemente “Folk minimale e disastrato dal Veneto”.
Krano ha registrato il disco poi è scomparso, silenzio, FINITO. Come sempre è compito di un amico fedele far sì che tutto non vada perduto. Requiescat In Plavem è stato mixato da Nene Baratto (Movie Star Junkies) e masterizzato da Matt Bordin (Mojomastic) al Outside Inside Studio, uno degli ultimi avamposti vintage in Italia per rock’ n’ roll, garage, psych, occulto, nuggets e tutto ciò che sta nel mezzo (Mark Sultan, Black Lips, Father Murphy, Squadra Omega, King Khan). Krano stesso è stato un fidato membro della comunità rock’ n’ roll italiana, con la sua band Vermillion Sands, una gemma nascosta, durata troppo poco, uscita per etichette come Sacred Bones, Fat Possum e Trouble In Mind. Ha anche collaborato con La Piramide di Sangue, Movie Star Junkies e Vernon Sèlavy.
Requiescat In Plavem vuole essere un’esortazione sincera e appassionata a condivere questa bellezza selvaggia, così che non resti sepolta sulle rive del Piave, perché credeteci, è il 2016 e quattro anni dopo siamo qui, musica su vinile, un uomo che merita di essere ascoltato e un fiume che scorre ancora.